lunedì 7 marzo 2016

Notte bianca a Torino

Sabato 27 febbraio. Il Castello di Rivoli (Museo d'Arte Contemporanea) e la GAM (Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea) hanno partecipato alle iniziative legate alla Notte Bianca con cui si è festeggiato il decennale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.
La GAM e il Castello di Rivoli sono stati straordinariamente aperti fino a mezzanotte con ingresso a 1 euro. I visitatori giunti alle 18 al Castello di Rivoli, come primo evento, hanno potuto prendere parte alla visita guidata alle collezioni permanenti del castello. La guida si è soffermata, tra le diverse sale, in quella dove erano presenti le opere dell'artista Sol Le Witt. L'artista ha progettato una serie di opere pittoriche in funzione dello spazio, raffigurando dei rettangoli dipinti sulle pareti della sala, al centro della quale si innalzava una torre centrale dipinta e caratterizzata da diverse facce colorate in modo diverso, le facce della torre e i rettangoli erano caratterizzati da righe e imperfezioni.


Torre e rettangoli dipinti


La guida ha terminato la visita nella sala dedicata all’artista Michelangelo Pistoletto. All’interno della sala erano presenti degli specchi, circondati da una cornice d’oro, e un’opera definita “La Venere degli stracci”. Pistoletto riteneva infatti che le immagini creassero distanza tra le opere e l’artista, quindi eliminandole lo spettatore diventava parte integrante dell’opera. Infine la guida ha spiegato che molte persone potrebbero non capire o non apprezzare “La Venere degli stracci”, opera appartenente all’arte povera, ma se si trovassero di fronte alle opere presenti al museo del Louvre senza spiegazioni e con le proprie conoscenze non riuscirebbero a comprenderle davvero.





"La Venere degli stracci"



I visitatori, dopo aver lasciato la guida, hanno potuto girare liberamente nelle sale del Castello e prendere parte a un workshop di serigrafia, nel quale hanno realizzato la propria stampa attraverso l’aiuto degli esperti.


Serigrafie




Come ultimo evento l’istituto musicale di Rivoli e il Conservatorio di Torino hanno organizzato un workshop, che prevedeva l’esecuzione dell’ Inno alla gioia di Beethoven suonato al contrario da parte di un interprete inserito in un foro all’interno di un pianoforte munito di ruote.












La grande festa, curata da Xplosiva, si è conclusa a mezzanotte al Castello di Rivoli.


Letizia Perillo


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