lunedì 14 marzo 2016

George Martin, morto il "quinto Beatle"

"Dio benedica George Martin. Pace e amore a Judy e la sua famiglia. Con affetto, da Ringo e Barbara, George ci mancherà."


FOTO: David Magnus/REX/Shutterstock

Così il leggendario ex-batterista dei Beatles ci annuncia in un tweet la morte dell'amico George Martin. Lo storico produttore dei Fab Four si è spento all'età di 90 anni la sera dell'8 Marzo 2016, mentre dormiva nella sua residenza a Wiltshire, Inghilterra. A confermare la notizia è un portavoce dell'Universal Music Group; le cause della morte ci sono ancora sconosciute.


Da molti viene comprensivamente ricordato come il "quinto Beatle": dopo il rifiuto della Decca Records, fu lui a mettere sotto contratto i Beatles con l'etichetta Parlophone nel 1962, per diventare  poi loro produttore e dare un enorme contributo alla loro fama, riempendo i vuoti tra il talento grezzo dei Beatles e il suono che li contraddistingue da altri gruppi e che, infine, ha reso possibile il loro successo. Da "Love Me Do" sino a "The End", Martin ha accompagnato i 4 giovani di Liverpool per tutto il corso del loro crescente e degenerante successo, aiutandoli, come disse Lennon nel 1971, a "diventare quel che eravamo in studio e sviluppare un linguaggio per parlare ad altri musicisti". In un lungo e commovente messaggio pubblicato su Facebook, Paul McCartney ci riferisce di come egli abbia "guidato la carriera dei Beatles con un'abilità e un senso dell'umorismo tali da diventare un caro amico per me e per la mia famiglia. Dal giorno in cui ha dato ai Beatles il nostro primo contratto discografico, fino all'ultima volta che l'ho visto, è stata la persona più generosa, intelligente e amante della musica che io abbia mai avuto il piacere di conoscere." Il bassista dà infine un ultimo saluto:

" Sono orgoglioso di aver conosciuto un tale gentiluomo con un così acuto senso dell'umorismo, che ha avuto l'abilità di ridere di sè stesso. Anche quando venne nominato cavaliere dalla Regina, non c'è mai stata la minima traccia di snobismo in lui.
Mancherà molto alla mia famiglia e a me, al quale era un caro amico, e mandiamo il nostro amore a sua moglie Judy, ai loro figli Giles e Lucy, e alle nipoti.
Il mondo ha perso un uomo davvero grande che ha lasciato un segno indelebile nella mia anima e nella storia della musica britannica.
Dio benedica te, George, e tutti coloro che navigano in te!"



Giorgia Cavallaro e Alessandra Boassi

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