La situazione lavorativa in Italia è, già da tempo, molto difficile e proprio per questo parecchi giovani sono spinti dal desiderio, che spesso nasce da un’ evidente necessità, di prendere il primo aereo ed iniziare una nuova vita, all'estero. Questo è il caso di una giovane ragazza italiana, Piera Bisignano, che ho avuto il piacere di intervistare l’1 marzo 2016. Piera si è lanciata in una nuova avventura che le ha permesso di rimettersi in gioco facendo qualcosa che non aveva mai fatto prima.
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Piera "in the tube" |
Dopo aver vissuto a Milano ed essendosi dedicata al mondo della moda, ha dovuto abbandonare la sua vita nella capitale della Fashion Week e cambiare prospettiva: ora vive nella Zona 1 londinese; ogni mattina si sveglia con i rintocchi del Big Ben e la vista del London Eye dal suo balcone.
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London Eye |
Ha avuto la fortuna di condividere un appartamento con una ragazza che lavora in un ristorante italiano, prima spiaggia per chi arriva lì, e ha iniziato a lavorare prima come cameriera e successivamente come assistente sommelier. Poi, esattamente lo stesso giorno in cui l’ho intervistata, ha fatto il suo primo giorno di lavoro in una sartoria in Kensington Ovest. Dopo aver mandato l’ennesimo cv nel suo settore, e senza perdere un secondo di vista i suoi desideri, ha di nuovo il lavoro per il quale ha studiato ed investito molto tempo.
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Dal ristorante alla sartoria! |
Quando le ho chiesto come fosse la popolazione inglese mi ha risposto che è sicuramente molto più precisa e veloce sul lavoro rispetto alla nostra; i nordici sono determinati e pragmatici, però hanno qualcosa in meno rispetto a noi: l’inventiva! Piera mi ha anche svelato un arcano che rientra nell'immaginario dell’italiano medio: gli inglesi sono persone gentilissime e non è assolutamente vero che quando pensano al nostro Paese colleghino immediatamente “pizza e mandolino” o “pizza, mafia e Berlusconi”, anzi, molti riconoscono il nostro patrimonio culturale e considerano la nostra abilità culinaria seriamente unica ed inimitabile. Questo simpatico video (che mi ha passato lei) ce lo può ulteriormente confermare!
Inoltre, mi ha detto che a Londra il costo della vita non è indifferente: meno di 20£ per la spesa non si spendono mai e un altro costo “necessario” è l’abbonamento alla tube che richiede un ulteriore sacrificio ed è tutto in continua evoluzione. "Puoi fare la bella vita come ritrovarti senza un penny e sei da sola con te stessa”, mi ha detto, ed è forse l’unico vero ostacolo, che in una grande metropoli come Londra, un giovane ha il rischio di incontrare. E’ un’esperienza a 360 gradi: bella ed elettrizzante, ma bisogna rimboccarsi le maniche per realizzare i propri sogni e fare carriera.
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In alto a sinistra andando verso destra: spesa "dell'ultimo minuto", Covent Garden, Bond Street, the Tube |
E dopo questa lunga ed interessante chiacchierata, come conclusione dell'intervista, Piera ha lasciato cinque preziosi consigli da seguire per chi, in futuro, dovesse andare a vivere a Londra:
1)cercare un ostello per i primi giorni e fare l’Oyster Card per muoversi facilmente con i mezzi;
2)cercare lavoro con stranieri;
3)prendere casa solo tramite agenzie che fanno contratti regolari e non con privati;
5)mettersi in gioco e non arrendersi facilmente…Londra è una giungla!
Greta Gravina